mercoledì 14 gennaio 2009

Riassunto

Ho passato l'inferno per questi 2 esami.
Antropologia culturale
con i seguenti testi:

Razza e storia/Razza e cultura Lévi-Strauss Claude
Libro che consiglierei un po' a tutti, anche se non è una lettura facile per gli studi, specie razza e cultura.
In ogni caso i temi toccati dall'antropologo, da come si capisce dal titolo, è il rapporto della razza nei confronti della storia e della cultura. I problemi del razzismo, la nascita del perché del razzismo, e tutti i suoi derivati.
Storia dell'antropologia Ugo Fabbietti
Ecco questo non lo consiglierei manco morto. Cioè è un libro consigliato per chi studia antropologia, quindi in caso contrario non abbiate manie suicide non avvicinatevi per nulla al mondo a questo libro.
In ogni caso c'è una spiegazione del periodo storico in cui nasce l'antropologia, 1799 (data simbolica) sino agli ultimi esponenti dell'età moderna. Se non erro l'ultimo studiato dovrebbe essere Marc Augè.Sempre Lévi-strauss
Lo consiglieri a chi interessa l'esotico. Questo libro è un diario di viaggio scritto a 15 anni di distanza dall'autore di razza e storia razza e cultura. In questo libro vi è la malinconia dell'antropologo. Il periodo in cui avvengono i fatti scritti nel libro avvengono attorno alla seconda guerra mondiale in Brasile. Lévi-strauss oltre a raccontare le sue avventure, con una certa malinconia, approfondisce lo studio di 4 civiltà indiane "primitive"( e prendiamo il termine primitivo con le pinze eh!) e cioè i caduveo, bororo, nabikawara e i tupi kawahib.

E con questo libro abbiamo concluso l'esame di Antropologia culturale, fortunatamente l'ho passato!

Mentre invece per l'esame di Antropologia dei simboli, che tra l'altro è anche il campo in cui mi piacerebbe specializzarmi.
Quindi dicevamo per Antropologia dei simboli ho dovuto studiare questi testi:

Razza e storia/razza e cultura
Come sopra, è lo stesso testo.

Babbo natale giustiziato Sempre Lévi-strauss
Ad essere sinceri questo è il libro che mi è piaciuto di più, e non solo perché il più piccolo eheh.
L'autore di tristi tropici ci propone il mito di Babbo natale partendo da una notizia di giornale del 1951, in cui un gruppo di preti, davanti il sagrato della cattedrale di Digione, bruciano l'effige di Babbo natale sotto lo sguardo di bambini. Devo dire che questo libro piccolissimo è ricco di notizie, inoltre è l'unico libro, avuto per ora, in cui la prefazione è più grande del libro stesso, ed anche più difficile da comprendere.
In ogni caso lo consiglierei a tutti, è un libro piacevole. Il libro lo si finisce in un niente, il che non è male. Rivela i tratti pagani in un culto come è quello di Babbo natale.Lévi-strauss fuori di indovinate di chi è? se la risposta è Lévi-strauss sbagliato è del mio prof. di antropologia dei simboli, Marino Niola

Attraverso la raccolta di vari saggi scritti da autori diversi, in cui il punto di unione è il racconto dell'autore di razza e storia, della sua "corrente di pensiero" definita strutturalismo, delle critiche da lui ricevute e delle smentite a queste critiche. Il titolo è esternazione dell'influenza esercitata da Lévi-strauss non solo in campo antropologico, ma in tutti i campi possibili e inimmaginabili, come sociologia, psicologia, lettere, musica, arte, musica etc etc. Vi assicuro che l'elenco è ancora lungo. In ogni caso a parere mio, per la conoscenza che ho acquisito attraverso lo studio di questo autore, è venuta fuori una figura di un uomo quasi sacro, un santo antropologico lo chiamerei. A ricevuto critiche su tutti i fronti, ma in ogni caso il suo pensiero ha influenzato la società. L'unica critica che io gli farei, per quanto si possa definire critica un mio parere. Credo che Lévi-strauss in alcuni libri, e mi riferisco in particolar modo a Razza e storia/razze e cultura usi un linguaggio troppo complesso, per intendere in ogni caso concetti che si sarebbero potuti esprimere in modi più semplicistici, senza in ogni caso desacralizzare il suo pensiero. Mi riferisco in particolare a razza e storia/razza e cultura poiché, essendo libri contro il razzismo commissionati a lui dall'UNESCO, sarebbero dovuti essere libri per sensibilizzare le persone, e un linguaggio come quello che vi è in quei 2 libri, sono molto ostici per molte persone, vanno letti e riletti per comprenderne appieno il significato. E non sono libri per la persona comune. Non intendendo dire che io sia più intelligente di queste persone, tanto è vero che tutt'ora il significato di alcuni concetti mi è ancora ostico, ma lasciando intendere che la persona comune, volendo approfondire la propria cultura in merito alle razze, si troverà immerso improvvisamente in concetti, in molti casi lineari, scritti in maniera elegantissima, ma che non ti danno completamente il loro senso alla prima lettura. E invece per i temi trattati credo che il concetto dovrebbe saltarci alla prima lettura nella sua totalità.
In ogni caso questo è il pensiero di un Sig. Nessuno, che è per la spiegazione "papale papale", quella comprensibile dalla stragrande maggioranza.

Io credo che per stasera ho concluso, domani mi immergerò in un nuovo esame per il 16, in ogni caso sarà un'esame prova, quindi non ci spero molto.
Alla prox

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao leggendo mi chiedevo se avevi a disposizione dei riassunti dei testi "fuori di se" e "babbo natale giustiziato"...sembrerà una richiesta strana,ma è meno bizzarra di quanto può sembrare. grazie se puoi aggiungimi pinkandviole@hotmail.it

Anonimo ha detto...

pinkandviolet@hotmail.it