lunedì 29 dicembre 2008

La mente umana


Da piccoli si è intelligentissimi, si notano le cose ovvie della vita, in un modo che solo un bambino può fare.

drin drin
pronto chi è?(voce di una bambina di 3 anni)
ciao sono salvatore un'amico di tizio c'è tizio?
no tizio non c'è.
ah, e sai quando posso trovare a casa tizio?
si, quando torna.


Ora ditemi voi se l'affermazione finale è insindacabile!
Impossibile da controbattere. Semplice, lineare, ingenua se vogliamo. Ma dannatamente giusta!
Quando potrei trovare tizio a casa, se non quando torna? Diciamolo, scemo io a domandare quando potrei trovarlo no?
Dove possiamo trovare una persona, se non nel luogo in cui la cerchiamo, nel momento in cui essa stessa si trovi in quel momento in quel luogo?
I bambini sono il nostro futuro! Oppure noi siamo stati un passato migliore quando eravamo bambini?

domenica 28 dicembre 2008

Prima o poi lo azzecco un titolo!

E' o non è una palla stare male durante le feste??
Mi sono reso conto che è passato tantissimo tempo dall'ultima volta che ho preso la febbre,e l'altro giorno avevo la febbre a 38,5 fortunatamente ieri è passata. E oggi incurante di tutto me ne voglio uscire! Si lo sò, sono un temerario, ma datemi un cotton fioc e me lo infilo anche nel naso!
A presto.
In ogni caso vi lascio 2 video, in cui vi mostro i sintomi del mio malanno.





venerdì 26 dicembre 2008

Rettifica

Mi è andata più che bene! ieri mi è giunto anche quest'altro volume regalatomi dalla mia ragazza! Come potrei non essere pazzo di lei?

giovedì 25 dicembre 2008

Mi è andata proprio bene!






Credo non ci sia altro da aggiungere per il momento!






P.S.
Buon Natale eh!!

lunedì 22 dicembre 2008

Narciso

In realtà questo post si sarebbe dovuto chiamare Ego. Però Narciso comincia a far capire una parte del discorso, e cioè quella del mettere la propria persona davanti a qualsiasi cosa, poichè noi tutti siamo innamorati di noi stessi. Chiunque senza esclusione di nomi. Molte persone cercano da sempre il senso della vita, io ho notato, che, in realtà l'unico senso che attribuisco alla vita, non è altro che la nostra voglia di riempire il nostro ego.
Tutto ciò che facciamo in vita, lo facciamo solo per riempire il nostro ego smisuratamente.
Quanto più è grande lì'azione da noi svolta, tanto più ci sentiamo orgogliosi di noi stessi.
Non esistono azioni veramente disinteressate, perchè, anche quando rimaniamo nell'anonimato per un'azione da noi svolta, noi sapremo sempre di averla svolta, avendo quindi un'immolazione personale all'ego.
Molti fanno azioni così grandi per essere ricordati anche dopo la loro morte, il loro riconoscimento da parte di altri ricadrà sui figli, quindi loro continueranno ad essere elogiati anche successivamente, cosa c'è di più strano? Fare grandi azioni per continuare a vivere nell'immaginario delle persone anche successivamente alla propria morte, quindi continuare a vivere in un certo senso nella mente degli altri.
Una cosa non sparisce completamente se non viene dimenticata comlpetamente da tutti, o quando non se ne parlerà più di quella cosa.
Il nostro ego, fa in modo che non ci sia un annichilimento della nostra essenza.
Siamo un mondo di Narcisi, continuamente innamorati di noi stessi, tendiamo sempre più a distinguerci da chi ci è simile, per essere ricordati, e ad omologarci a chi ci è distante per sentirci parte di un gruppo.

domenica 21 dicembre 2008

Bentornato


Un bentornato a me.
Sono stato un paio di giorni a casa della mia ragazza.
La mia ragazza è una delle pochissime persone che possa farmi stare giorni senza computer, senza farmene sentire il bisogno. Il che è sconvolgente per me.
In ogni caso sono toranto.

mercoledì 17 dicembre 2008

Volere

Non sò cosa scriverò, ne come lo scriverò, ne dove voglio andare a parare. Voglio solo scrivere, per sfogarmi.
A volte, volere una cosa non implica che la si possa avere.
A volte, poter avere una cosa non implica che la si possa avere.
A volte, avere una cosa non implica che ce la meritiamo.
Potrei andare avanti all'infinito.
Certe volte, alcuni individui hanno la fortuna di essere partecipi di qualcosa, oppure di avere qualcosa che non meritano. Ma loro non ne sono consapevoli. Ma può la loro non consapevolezza essere una scusa per la presenza/possesso di questo qualcosa? Certo che no!
La legge non ammete ignoranza!
Allora perchè, una persona, consapevole di ciò che vuole avere, di ciò che può apprezzare nel migliore dei modi, non può averla?
Io le chiamo Le leggi Universali.
Le leggi Universali non sono altro che la controprova al mio post della teoria del caos.
Sono quegli eventi, che hanno luogo, per il semplice fatto che non debbano andare così.
Uno come può dire che una cosa deve andare in un certo modo, anzichè in un altro?
Quando uno pensa intensamente a una cosa che è sicuro che si debba verificare, improvvisamente si ritrova che tutto va al contrario di come le cose erano destinate ad andare.
Cose impossibili che si verifichino, te le ritrovi tutte una dietro l'altra.
Ti ritrovi senza nulla più che il tuo semplice ricordo, dell'esperienza che già pregustavi.
Ci sono momenti che non significano niente per molti, azioni che magari, anche facendole milioni di volte, fatte in un dato momento acquistano un'altro senso.
Vorrei in questo momento poter andare..
Stò guardando un pò di tele mentre scrivo, precisamente Dr.House.
Penso, penso a tante cose, ma in realtà non riesco a focalizzare il mio pensiero su qualcosa di preciso.
Ho un groppo su lo stomaco, qualcosa di inespresso, qualcosa che vuole uscire fuori.
Mi è capitato altre volte di avere questo groppo. Alcune volte credo che questo groppo sia la mia voglia di rompere gli schemi, di diventare un pazzo, diventare qualcuno visto dalla società come pazzo, ma che in realtà, non sono altro, che uno che non riesce ad esprimere il proprio IO nei modi consoni alla società. La mia pazzia nascerebbe quindi dal volere qualcosa che non posso avere, voler avere il modo di esprimermi, di vivere un momento di comprensione, non di me stesso, ma di quell'altro me stesso, quel me stesso che ora vorrebbe scrivere dati pensieri, ma che l'altro me stesso ostacola.
Uno è il Salvatore di sempre, quello di tutti i giorni, il cazzone che non fà niente, l'altro Salvatore invece è quello pazzo, ma pazzo per la sua impossibilità di esprimersi.
Il problema dell'espressione, penso sia un problema di molte persone, se non di tutte.
Io in questo momento sono costretto a scrivere, non perchè lo voglia io, ma perchè questo groppo, questo peso che ho dentro di me mi costringe, perchè mi farà star male fino a quando non avrà finito di esprimersi.
Certe volte, mi stupisco di cose che oramai mi dovrebbero essere familiari. Credo che questo sia un bene.
Voglio sempre stupirmi, anche se sono cose passate, ogni volta ne trovo un nuovo significato, quando cammino non guardo sempre davanti a me. Comincio a guardare in alto, ci sono persone, che per anni non fanno altro che fare sempre la stessa strada, senza osservarla, credono di conoscere a memoria quella strada, ma se provassero ad alzare un pò lo sguardo, si accorgerebbero di finiestre, che prima non c'erano nella loro idea della strada che percorrevano tutti i giorni.
L'idea che abbiamo di una data cosa, per quanti anni ci abbiamo potuto riflettere sopra, per quanto molte altre persone sono d'accordo con noi, non significa che quella cosa sia giusta. Non significa che conosciamo davvero quella cosa.
In un documentario uno scienziato fece un'esempio che probabilmente non c'entra nulla con quello che dicevo, ma io cercherò di farcelo centrare.
Immaginatevi un pesce, un bel pesciolino rosso, che vive in uno stagno.
Quel pesciolino andrà avanti, indietro, sopra, sotto. Il pesciolino avrà l'idea che quello è il suo mondo, che quello è il suo spazio e non c'è niente al di fuori di ciò che vede. Si fà l'idea che quello è tutto l'universo, perchè non c'è niente che lui non abbia visto di quello stagno.
Ma la sua idea di universo è giusta? I colori che vede nel suo stagno sono gli unici colori esistenti? Gli unici esseri che incontra sono gli unici esseri viventi?
Ora immaginatevi che una mano prende quel pesciolino mentre nuota, e mentre si vanta di avere un'idea perfetta del mondo, e lo porta fuori dallo stagno, facendogli vedere un mondo nuovo, fatto di nuovi colori, di nuovi esseri viventi.
L'idea del suo mondo viene a cadere.
A volte volere che qualcosa sia come noi vogliamo, l'idea che ci facciamo sul nostro volere, non implica che quell'idea sia giusta.


Esempio per esempio ne metto un'altro tratto da Malcom il telefilm, anche questo non credo combaci molto a tutto quello precedentemente detto, ma ho vogila di scriverlo e lo scrivo.
Dewey si trova in giardino se non sbaglio guardando le formiche, e dice una frase su Dio che a distanza di anni mi è rimasta impressa, la riporterò per come la ricordo:
- Guardavo le formichine, cercavo di distinguere le formichine buone da quelle cattive, ma non ci riuscivo erano troppo piccole, allora sono andato in garage ed ho preso nua pala e le ho uccise tutte. Io non sò se Dio esiste, ma se esiste spero che non abbia una pala in garage-.


Tutto ciò che ho detto non credo debba essere preso seriamente. E' solo uno sfogo di un peso sullo stomaco che non sà come altro coordinarsi, con una mente pensierosa.

martedì 16 dicembre 2008

Intermezzo


Sono impegnato oramai, da molto, in un corso per tecnico hardware, poi mi ritrovo in università. Oramai torno a casa la sera distrutto. Intanto penso al prossimo post.
Credo che approfondirò uno dei primi post: Memorie d'espansione.
Ci sono alcune cose che mi sono venute in mente in questi giorni.
Alla prossima!

martedì 9 dicembre 2008

Voglia di andare oltre

Molti non possono proprio farne a meno.
Al giorno d'oggi, la droga, gli steroidi, gli integratori, e qualsiasi altra sostanza assumiamo per avere in ogni caso prestazioni migliori, o per non essere al di sotto della nostra forma fisica, sono alla portata di chiunque voglia assumerle.
Credevamo che la nostra vita non fosse altro che un palcoscenico, dove ognuno di noi interpretava la propria parte. Ma al giorno d'oggi il tutto si è spostato dal palcoscenico, al campo da gioco, all'arena.
Non siamo più attori di vita, ma sportivi di vita.
Non possiamo fare a meno di abusare di medicinali, e quant'altro che possa fare in modo da non farci apparire debilitati, o fuori forma. Siamo in continua sfida fisico/mentale con chiunque.
Ma non possiamo certo meravigliarci, oltretutto questa nostra "passione" per le droghe e soprattutto per gli steroidi non è certo cosa recente, oppure degli ultimi 50 anni. Già al tempo dei greci, per le Olimpiadi, c'erano controlli antidoping fatti dai sacerdoti di Zeus.
Siamo tutti continuamente sotto giudizio di giudici pedoni, giudici autisti e chiunque altro ci guardi.
Non giochiamo più per il semplice gusto di farlo, per divertirci, o qualsiasi altra boiata ci racconta il perdente della situazione, noi giochiamo e abbiamo sempre giocato per vincere, solo che al giorno d'oggi lo facciamo anche fuori dal campo sportivo.
Andiamo oltre non per superare i nostri limiti, ma perché cazzo ci piace sentirci acclamare e lodare per ciò che abbiamo fatto. Alla fine si riduce tutto al nostro semplice e fottuto Ego!

lunedì 8 dicembre 2008

Giorno di fumetti!

Ogni mese che passa è un nuovo fumetto che acquisto. Questo mese non mi posso proprio lamentare! Fino a poco tempo fa, l'unico fumetto che acquistavo con regolarità era John Doe, ma da 2 mesi a questa parte ho partecipato alla nascita di un nuovo fumetto. Ne parlai in questo post un mesetto fà David Mruphy Beh da qualche giorno è uscito il secondo numero dei quattro. Ed è un vero peccato se ve lo fate sfuggire. Perché ricordate, può andare sempre peggio di come le cose stanno andando!

Inoltre è uscito anche il numero 67 di John Doe. Beh devo dire che questo numero è stato stupendo, una sceneggiatura favolosa, magari solo il disegno mi ha deluso un pochino, avrei preferito che un numero come questo, fosse affidato a un'altro disegnatore, in molte scene l'ho trovato un pò confusionario. A parte tutto è stato un numero di notevole impatto. Qui sotto la copertina realizzata da Massimo Carnevale, artista sempre di notevole impatto.

giovedì 4 dicembre 2008

L'Uomo si è fatto Dio



Prometeo ruba il fuoco a Zeus, ne fa dono all'uomo, e da quel momento l'uomo si è fatto simile agli dei.
Zeus punisce Prometeo per l'eternità.
Zeus fa ciò, perché ha paura ora dell'uomo, si è fatto più simile a lui.
La scoperta più importante che l'uomo abbia mai fatto, il Fuoco, oggi alla mercé di chiunque, ma nella mente di tutti pensando al fuoco, viene in mente il suo potere distruttivo; la sua forza.
Siamo uomini, ma nella mia mente viene sempre, insistentemente il pensiero che l'uomo si è creato a immagine e somiglianza di un Dio creato da lui.
I dieci comandamenti per esempio, sono stati scritti dall'uomo, sotto comando divino per alcune persone, ma ciò non toglie che siano stati scritti sotto mano umana.
Dalla scoperta del fuoco l'uomo a cominciato a piegare a sé gli elementi naturali, e così facendo si avvicina sempre più a quella scintilla divina.
Onniscienza, ubiquità, onniscienza tutte tappe che l'uomo in un modo o nell'altro cerca di raggiungere. Il tutto si riduce ad un'invenzione, che se vogliamo essere buoni la datiamo 1991, 1969 se vogliamo essere precisini, quest'invenzione è Internet.
Oggi internet è il nostro fuoco di prometeo, anzi, il nostro fuoco all'ennesima potenza.
Con internet possiamo essere in più luoghi contemporaneamente, se non a livello fisico, a livello mentale, con internet chiunque può monitorare le previsioni metereologiche, a distanza di giorni possiamo sapere cosa avviene in tutto il mondo, possiamo inoltre avere accesso alla conoscenza, se non a tutta, al 90% di tutto ciò che si è detto, fatto, scritto.
La nostra conoscenza aumenta giorno dopo giorno, tramutandoci, piano piano, tutti in piccoli dei.
Sarà giusto o sarà sbagliato, ma, oggi stiamo studiando modi per la clonazione, per viaggi nel tempo, osserviamo sempre più le immensità dell'universo e riusciamo a studiare cose più piccole di un elettrone.
L'uomo ha Dio come punto di arrivo e la scimmia come punto di partenza, tendiamo sempre più ad una trasformazione che ci possa portare alla creazione di altro.

mercoledì 3 dicembre 2008

Lavori in corso



Sono un pò di giorni che non posto niente, il motivo è che sono abbastanza occupato tra studi; ragazza; e letture (tra cui anche il doctor faust di Thomas Mann, credo che il vincitore di un premio nobel si meriti un post). Ma credo che in 2 gioni dovrei riuscire a mettere insieme un paio di cose. Alla prossima!

sabato 29 novembre 2008

Cacciamo la testa fuori dalla tana





Seguiremo tutti un bianconiglio,

ci porterà nella tana del nostro io,
gli parleremo,

si frantumerà,

cercheremo di ricomporlo,

senza sapere come si incastra,

saremo tutti vittime...

Del paese delle meraviglie.


C'ho provato, non abbiatene a male se non vi piace.

venerdì 28 novembre 2008

Quando uno ne ha voglia può.........

Vedete questa copertina qui sopra? In questo libro, c'è l'inizio di una delle più belle saghe mai scritte.
Ebbi questo libro per caso; si può dire tranquillamente che non lo scelsi io ma che fu lui a venire da me; nel vero senso della parola, ebbi come regalo un paio di libri da leggere, tra cui questo.
Ti rapisce sin da subito, crea un nuovo mondo (inizialmente venne creato come mondo alternativo a D&D) e ti ci fa immergere.
Fa parte di una trilogia chiamata -La saga di riftwar- la guerra della fenditura, per chi piace il fantasy questa saga non può mancare. Lo scrittore inoltre ha creato tante altre saghe che si collegano con un'unico filo conduttore tracciato proprio da questo primo libro.
Questo, è uno di quei pochi libri, che ti fa conoscere i personaggi come nessun'altro.
Quando ho finito questa saga, ho detto: " mi mancano i personaggi, le loro avventure, il loro pensare; agire. Voglio conoscerli e averli come miei amici".

Ecco un paio di informazioni se volete acquistarlo

Raymond E. Feist
Il signore della magia saga riftwar
Editrice Nord (o anche Tea)
Genere Fantasy

Questo è il sito dello scrittore, su cui potrete avere molte altre informazioni e curiosità Crydee

mercoledì 26 novembre 2008

Dr. Jekyll and Mr. Hyde


Siamo davvero noi stessi? Ognuno di noi è -uno nessuno e centomila-; siamo noi stessi in diversi contesti, casa; lavoro; palestra, uscite con amici. Ognuna di queste volte siamo noi stessi, anche se i nostri comportamenti cambiano; cambia l'atteggiamento, cambia il modo di parlare. Allora mentiamo?recitiamo?No per niente; mettiamo in luce la parte più consona al momento. Siamo persona che si chiedono cosa la società vuole da noi. Anche le persone che ai nostri occhi appaiono insolite, strane o altro, non fanno altro che omologarsi e a comportarsi così come il loro gruppo impone. Ma siamo sicuri di essere totalmente noi stessi? Ogni atteggiamento che adottiamo, ogni maschera che indossiamo è una parte di noi, non a caso, ho usato la parola maschera, perché questo facciamo, indossiamo 1, 10, 100, 1000 maschere nella nostra vita, ma non siamo noi stessi realmente in nessuna di esse, o forse si? E' proprio questo il punto, l'impossibilità della verità, non c'è vero o falso, non c'è bene o male, c'è il punto di vista con cui si identificano le cose. Agiamo in modo incondizionato e inconsapevole, c'è sempre nascosta una parte della verità, o della menzogna, se me la concedete.
Ho chiamato questo post Dr.
Jekyll and Mr. Hyde, perché credo che mostri bene la dualità dell'uomo (oltretutto la dualità è del diavolo se ci pensiamo), il dr. jekyll, razionale; buono; direi quasi pulito; controllato. Mr. Hyde, impulsivo; cattivo; sporco dentro; che libera i propri impulsi. Ma quale dei 2 è quello vero? entrambi, non è quello buono ne quello cattivo, fanno parte dello stesso essere, ora chi è però più reale tra i due? chi è che si è tolto la maschera per poter urlare in faccia al mondo: "Io vivo veramente, come si dovrebbe!", credo il secondo dei 2, la parte cattiva, ma poi cattiva per chi? Agisce liberamente, senza condizionamenti della società, senza vergogna e pudore alcuno.
Da oggi fate uno sforzo, pensate ogni qual volta che vi trovate in un contesto sociale, e cioè sempre, provate a pensare a quello che vorreste fare veramente, e il
perché non lo fate, pensate a come vorreste spaccare la testa a quei clienti che mettono tutto in disordine, o a come vorreste fare qualsiasi altra cosa; e chiedetevi perché non la fate, perché utilizziamo la parola: "non è etico"; pensiamo a tutte le azioni autonome che facciamo senza accorgercene, e capiremo che anche la persona che si ritene fuori dalla società è condizionato dalla stessa società per il suo comportamento.

domenica 23 novembre 2008

Battito d'ali




La teoria del caos; per come la vedo io, solamente un'effetto a catena; un domino; ciò che accade da un semplicissimo atto può portare a catastrofi inimmaginabili; così come può non portare a nulla. Ma è giusto parlare di caos? Io non ci trovo caos, ma linearità, tutto va; perché deve andare.
Un cane, prova ad uscire dalla sua porticina, il lucchetto si rompe, la riesce ad aprire quindi, esce, incontra un gatto, lo insegue, arriva in una piazza con tanti bambini che giocano, guarda una palla rimbalzare, la prova a prendere, finisce nell'acqua di una fontana con la palla, si inzuppa, torna a casa, si butta sul letto del padrone bagnandolo tutto.
Nel nostro caso il battito d'ali è dato dal lucchetto che si rompe, senza di quello tutto il resto, non avrebbe modo di agire sul nostro soggetto; Io non ci trovo caos, ma azione reazione, la pallina che scivola su un ripiano inclinato, non arriverebbe alla fine del ripiano se c'è un blocco. Sarebbe potuto andare in milioni di modi diversi, il gatto che non passa, i bambini che non giocano, anche il semplice volere del cane di uscire di casa, ma ciò non toglie che, è andata come è andata, per il semplice fatto che così sarebbe dovuta andare, se la porticina del cane non si fosse aperta, il cane non sarebbe uscito di casa, ciò perché sarebbe dovuto andare così. Tutto avviene, perché ogni singolo elemento, ha una propria linearità di agire, che si scontra con la linearità di agire di altri elementi, un'azione reazione, scontrata con azione reazione di altri soggetti. Uno schema più grande di ciò che il nostro cervello possa comprendere, e forse è proprio li il caos, non le azione dell'evento, ma la nostra non comprensione totale; degli avvenimenti che potranno avvenire, dal semplice battito d'ali di una farfalla.

giovedì 20 novembre 2008

Memorie d' espansione



Ho un pensiero, un
di tempo fà, partecipando ad una lezione di Marino Niola, in cui parlava di alcuni suoi articoli pubblicati sulla repubblica,in cui trattava dei nuovi miti d'oggi.Lui analizza 5 punti chiave della società contemporanea,che sono, secondo lui,
1
Ipod, Youtube
2 Blog
3
Piercing
4
Memorycard
5
Suv
Stò perdendo di vista, l'argomento.Dicevo,ascoltando questa lezione,e in particolar modo, quando parla di mermorycard,mi son detto, che oggi, questi piccoli pezzettini di plastica e qualche circuito,hanno preso il posto della vecchia potenza sessuale dell'organo maschile,mi spiego meglio, una volta, e non parlo di chissà quanti anni ,io stesso ho solo 19 anni.Dicevo anni tra bambini ci si confrontava,sfidava quasi, a chi lo aveva più grande,era quasi uno scontro di testosterone,di potenza, di semplice orgoglio della propria "mascolinità",ci si prendeva in giro, ci si vergognava.Oggi ho notato, almeno per quanto riguarda la mia cerchia di conoscenti, che ci si confronta come allora, solo che a prendere il posto dell'organo sessuale è stato questo pezzettino di plastica. Ciò riguarda, così come quando io ero ragazzino, soprattutto i ragazzi,logicamente in maggioranza rispetto le donne(almeno per quelli che conosco io) per quanto riguarda l'uso della tecnologia. Chi di noi non si è sentito dire: "hai solo 2 gb di ram?" o anche "il tuo cell quanta memoria ha?" "solo un gb? ed è pochissimo!io ho la scheda da 2 gb!"
Ora, a parte il fatto, che mi chiedo cosa te ne fai di 2gb sul cellulare.Ci troviamo a
confrontarci continuamente con chi ha sempre più memoria di noi, a chi lo ha più "lungo", a chi ne ha di più e non come usarla,a chi ne ha poca, e ne vuole di più.
Soprattutto c' è un continuo andamento in senso contrario di grandezza dell'oggetto materiale, e grandezza della memoria virtuale,uno è uguale è contrario rispetto l'altro, quanto più la grandezza fisica è piccola ,la grandezza virtuale deve essere grande.Si è passati dalla lunghezza "fisica"del'organo maschile, alla grandezza virtuale della memoria.Si può parlare quasi di un'estensione fisica. Di diventare cyborg, cyborg di grandezza e lunghezza virtuale.Ci riempiamo di oggetti piccoli che abbiano tanta memoria,la ostentiamo questa memoria, ce ne sentiamo orgogliosi.Oggi ci misuriamo in memoria, in un computer la prima cosa che chiediamo è quanta memoria ha. Oggi tutto ha memoria, rinchiudiamo in piccole cose grandi sentimenti,oggi un compleanno,ieri un matrimonio.Cataloghiamo,differenziamo,etichettiamo cose che non vedremo per tanto tempo,che verrà rimosso dalla nostra Memoria, con la M maiuscola. Un passaggio, un cambio di testimone, dalla nostra Memoria, ad una memoria che non ha anima,che non ha pensiero.Ad una memoria che ricorda senza sapere, senza differenziare, un contenitore freddo, per contenuti caldi, preziosi.
Ci sarebbe ancora molto da dire, ma rischierei di ripetermi, o di confondermi. In ogni caso questa società
contemporanea, io la definirei società della memoria piccola.


Vi rimando a chi ne capisce più di me, questo è il link degli articoli di
Niola, sono molto piacevoli come lettura Articoli

lunedì 17 novembre 2008

Gli Artisti d' oggi

"Il talento viene spesso definito come un dono.
Cazzate. E' una condanna. E' l'ergastolo della creatività, la gogna del pensiero libero. E Massimo Carnevale, in questo senso, è legato mani e piedi al tavolo da disegno.
Lorenzo Bartoli.
Questo dice di lui Lorenzo Bartoli, e io sono d'accordissimo,Massimo non disegna, non colora, lui crea. Non è per lavoro, non è per piacere. Lui è costretto. Non bastano parole per descrivere il suo "creare" basta una sola occhiata per capire che per comprenderlo del tutto, dovrai guardarlo molte volte, i tuoi occhi non carpiranno mai tutti i dettagli alla prima occhiata, e probabilmente neanche alla trentesima.
Per descrivere Massimo ci vorrebbe un disegno dello stesso Massimo.
Lui non è solo bravo a "disegnare", ma ha la capacità di riassumere tutto un fumetto in una sola immagine, e altre volte con tutto un fumetto riesce a farti vivere una storia dal di dentro.
Questo e molto altro è Massimo Carnevale.
Ma lasciatevelo raccontare da chi è molto più bravo di me.
Edizioni BD

giovedì 13 novembre 2008

Professori!che gente!


Dovessi dirvi chi mi viene in mente, quando penso ad una mia professoressa di università, mi viene in mente questa persona qui sopra. Ha molto in comune con questa professoressa qui. E' una professoressa così persa nei meandri della sua materia, che perde di vista ciò che è l'università.
Il tutto iniziò quando ci propose il suo piano di studi, nulla da obbiettare, magari il programma era, ed è, un po' eccessivo per un corso da 4 crediti, ma siamo li per apprendere. In ogni caso com'è e come non è, ci dice che il suo corso è stato cambiato in un corso da 8 crediti.
E noi? com'è possibile che senza che noi sapessimo niente, ci hanno cambiato un corso in 8 crediti?? non hanno idea che un'azione così semplice per loro è un dramma per noi studenti, vuol dire che dovremo seguire un corso in più per tutto l'anno, che finiremo l'anno con 4 crediti in più, e questi 4 crediti che fine fanno?? Sono cose che non si devono fare, specie senza comunicarcelo preventivamente!
Comunque facciamo notare alla professoressa tutte le nostre obiezioni e domande, alla quale lei, logicamente, non sa dare risposta.In ogni caso avrebbe riferito tutto al rettore e ci avrebbe informato.
Il giorno dopo
"ragazzi ho parlato con il rettore, mi ha comunicato che il vostro rimane un corso da 4 crediti, però, io il programma l'ho diviso per un'anno intero, e l'esame sarà solo a fine anno".
Ora spiegatemi voi che senso ha questo?il corso è sempre quello, il tempo di durata del corso uguale, il programma stesso, cosa cambia?? I CREDITI!! ma se è tutto uguale tanto vale che ci tenevamo gli stessi crediti no???
Ridomandiamo e chiediamo, la professoressa non ci sa dare risposte, come sempre, in ogni caso chiederà a chi di dovere, e ci farà sapere.
La settimana dopo
"ragazzi ho parlato con il rettore, mi ha fatto notare, giustamente, visto che il vostro è un corso da 4 crediti, sembra giusto farvi fare l'esame nella prima sessione d'esami, quando farete anche gli altri esami da 4 crediti, però visto che il mio programma prevede, che quello che verterà sul vostro esame io lo spiegherò il secondo semestre, non perdetevi le lezioni del
secondo semestre, se no non potrete fare l'esame nel migliore dei modi.
Mi sto chiedendo, se la professoressa, abbia davvero detto, ciò che ha detto!Non trovo cosa sia cambiato!tranne il fatto che seguiremo un corso per un semestre senza presenza e senza obbligatorietà, che abbiamo perso i 4 crediti degli iniziali 8, che l'esame del primo semestre non potremo farlo, perché, ciò che ci interessa lo spiegherà nel secondo semestre. Ditemi voi se questo programma che ci stava propinando la professoressa era un programma o una presa per il culo!
Riprotestiamo e chiediamo , come sempre non ci sa dare risposte, ma "chiederà". (mi chiedo se davvero andava a domandare a qualcuno oppure buttava un dado per ottenere risposte!)
Il giorno dopo
Ragazzi mi è stato fatto presente, che se voi farete l'esame alla fine del primo semestre, sembra giusto, che io parli del vostro programma di studi, prima del vostro esame.
Sia resa gloria!

mercoledì 12 novembre 2008

E' nato!
























"scusate per caso avete david murphy?è della panini è uscito da poco"

"no non lo ho"

"a
h grazie lo stesso"

volgo il mio sguardo ai giornali, penso di avere un lungo viaggio davanti a me, e nulla da leggere tra le mani,cerco qualcosa che possa attrarre anche minimamente il mio interesse, e lo trovo, non si vede bene, ed è anche nascosto dietro un fumetto della bonelli;
è proprio li, come se per lui fosse la cosa più naturale al mondo, come se avesse già capito che quello è il suo posto,lì dove tanti altri, che oggi sono i "classici", ci hanno messo anni per nascere e affermarsi, lui , invece, è nato, ha fatto un passo e li ha raggiunti, guardandoli, negli occhi quale loro pari. E' nato david murphy!

"scusi è proprio quello li dietro, se si gira magari lo vede"

"ah questo? si è uscito qualche giorno fa!"

Finalmente è mio! L'ho divorato avidamente, così come un'assetato beve acqua dopo essere stato nel deserto. Devo essere sincero inizialmente l'ho comprato per un solo motivo, mi piace chi l'ha scritto, chi l'ha disegnato e chi ha realizzato la copertina (sopratutto per la copertina!), ma dopo averlo letto ho capito che non sono solo nomi, ma che dietro c'è molta sostanza!
Come primo numero (non dirò cosa succede nel fumetto, leggetelo non ve ne pentirete) devo dire che mi ha lasciato quel sapore in bocca, di sapere come continua, e alcune domande come:
ma riuscirò a sapere tutto in soli 4 numeri?
ma che fina hanno fatto i suoi baffi tra una pagina e l'altra?
Spero di trovare una risposta al più presto, specie alla seconda , della prima sono sicuro che rrobe non mi deluderà!
vi rimando ad alcuni link:

M-65 questo è il vecchio blog dove potete trovare comunque notizie e retroscena.

911 questo è il nuovo blog

Ed ecco infine i dettagli del fumetto

David Murphy 911
Soggetto e sceneggiatura: Roberto Recchioni
Disegni: Matteo Cremona
Copertina: Gabriele Dell'otto

il costo non è eccessivo, e per 4 mesi sarete partecipi della nascita di un nuovo personaggio!

ci sono giorni......











ci sono giorni.

giorni felici

giorni tristi

giorni come altri

giorni speciali

e poi giorni in cui ti rompi proprio il cazzo. oggi......

è uno di quei giorni.

In ogni caso questo è il mio primo post, ho deciso di aprire questo blog per sfogarmi, per parlare, per discutere, indifferentemente se qualcuno le leggerà o meno, perchè, ogni spettacolo, fosse fatto anche per gli occhi e il cuore di un solo uomo, vale la pena di essere visto (citazione da JD spero non l'abbiano a male!) e il primo mio lettore sono io. Ora vado la prossima volta che scriverò, approfondirò la figura di una mia professoressa, credo sia un tipo che si debba studiare da vicino.