sabato 31 gennaio 2009

Me ne ero completamente dimenticato!



Ho appreso proprio ora dal blog di Luca Maresca che a breve ci saranno 2 eventi fumettistici.
Del primo me ne ero completamente dimenticato. Del secondo non ne sapevo l'esistenza. In ogni caso eccovi le locandine.







Logicamente Maresca parteciperà ad entrambi, vi consiglio di fare un salto sul suo blog. Il link lo trovate sopra e di lato.

mercoledì 28 gennaio 2009

Sogni


Come sono strani i sogni certe volte (per molte persone sono sempre strani), ma forse sarà che , fortunatamente, secondo me, riesco ancora a sorprendermi di cose molto semplici e ingenue, che semplici e ingenue per alcuni non le sono. Dicevo, prima di rischiare di perdere il senso del discorso, che i sogni sono strani, e sarà ma io mi meraviglio sempre dei miei. Effettivamente io solo dei miei posso meravigliarmi, sognando, appunto solo i miei sogni.
Ho un certo numero di sogni che da sempre mi hanno perseguitato, credo capiti un po' a tutti. I sogni che mi perseguitano, ora che ci penso, sono 2.
Ma cominciamo dalle basi, almeno credo.
Ho notato che nei miei sogni esiste sempre una certa logica dello svolgersi delle azioni, inoltre, esistono leggi, che vengono applicate a tutti i personaggi del mio sogno. In pratica, ciò che riesco a fare io, tipo volare o qualsiasi altra cosa riusciate a immaginare, lo sa fare chiunque altro. Probabilmente la mia mente dice: "Scusa se sai farlo tu. Perché cazzo non può farlo anche qualcun'altro??". Effettivamente è giusto, così come nella realtà, abbiamo tutti le stesse possibilità, tipo correre, poi ognuno di noi porta questa comune abilità ad alti livelli.
Altra cosa che notai nei miei sogni, è che, i personaggi che vi partecipano, sono sempre gli stessi. O almeno credo siano sempre loro, e forse il pensare che siano sempre loro fa si che mi paiano proprio loro. In ogni caso a me sembra che i personaggi siano puntualmente loro.
Una notte sognai addirittura di trovarmi in un cimitero durante un funerale, a questo funerale c'erano tutti i vari personaggi che occupano puntualmente un ruolo diverso in ogni mio sogno, e che in questo sogno erano partecipi al funerale, così come lo ero io. Ma cosa particolare nel loro ruolo era il fatto di essere consapevoli di non essere altro che cose sognate, immaginate da me. Non so come facevo a saperlo ma ero sicuro che loro sapessero di essere fittizi. Il funerale era di uno di loro, di un mio personaggio sognato, di uno dei tanti che impersonificava un qualche ruolo diverso ogni volta. Nel sogno ne ero triste,così come ne erano tristi gli altri personaggi, in fin dei conti ad un funerale ci trovavamo! Cosa che mi sorprese, è che da quel sogno in poi, il "defunto" sognato non è più comparso nei miei sogni.
"Logicamente" questo è un sogno che ho fatto una sola volta, non ci sono stati più personaggi dei sogni che sono morti. Fortunatamente.
Non so se è chiaro.
Ora vado.
Credo che tratterò dei 2 sogni che ogni TOT di tempo mi perseguitano nei prossimi post.

martedì 27 gennaio 2009

Studenti Universitari


Mi sono ripromesso di scrivere questo post. E lo farò anche se non come avevo preventivato, sarà un post veloce e andrò subito al punto.
Odio quegli individui, gli studenti in particolar modo, che hanno l'aria di sapere tutto, quelli che dopo aver letto un libro in cui gli dice come pensare su un dato argomento, riferiscono in un dialogo pari pari le parole del libro, senza capirlo veramente, i più, o altri senza chiedersi se è giusto ciò che hanno letto. In pratica mi infastidisce chi non fa evolvere ciò che ha letto/studiato/sentito.
Sono quei tipi che leggono, credono che tutto ciò racchiuso nel libro sia la verità, l' unica verità e la rivelano ai più, non importandosene se qualcuno può avere da ridire, e nel momento in cui gli tocca leggere successivamente un'altro libro che smentisce ciò che è stato detto nel primo libro, rinnegano tutto ciò che c'era nel primo libro e danno per vero ciò che hanno letto nell'ultimo libro. Non fanno un pensiero loro, e a me la gente che non pensa dà fastidio. Non so se sono stato chiaro, non m'interessa, l'importante è, che anche se non capite, facciate evolvere il pensiero per qualsiasi cosa.

lunedì 26 gennaio 2009

Colpa del corpo

Il corpo non ne può più, ma lo spirito è ancora ardente della fiamma della conoscenza.
Ho tanto a cui pensare. Ho tanto da leggere. Ho tanto da dover capire, e tanto ancora da evolvere da semplice pensiero altrui, e quindi far mio in qualcosa di nuovo.
Voglio, appena posso in questi giorni, dire quello che penso, ciò che volente o nolente faccio sempre, verso certi tipi di studenti universitari che a me non vanno proprio a genio. Lascio qui l'appunto con paura che possa dimenticarmene. Spero solo di scriverlo questo post, e non passarci sù e scrivere su altre cose.

martedì 20 gennaio 2009

Aspettando con impazienza


Stò aspettando davvero da molto l'uscita del numero 69 di JD per vari motivi.
Il primo è che ogni volta finito il numero appena acquistato non vedo l'ora che arrivi il mese dopo per poter sapere come continua la storia. Credo che mai come con questo fumetto mi sono attaccato a qualche altra uscita di fumetti.
Poi c'è da dire che questo nuovo numero è disegnato da nientepopodimenoche da Luca Maresca
La copertina è di quel mostro di Massimo Carnevale.
Con un in bocca al lupo e un inculo alla balena solo per te Luca! eheh
ci speravo tanto, e lui logicamente prima di me, che disegnasse un numero di JD, e ci è riuscito, tutto grazie alla sua bravura. Nel prossimo numero vedremo il risultato finale, per ora possiamo solo immaginare come sia dal trailer che troviamo sul suo blog; vi consiglio di farcelo un salto!

lunedì 19 gennaio 2009

Ecoterrorismo

Odio la gente che non sà fare il suo lavoro, ed il giornalaio è al primo posto.
Com'è possibile che non sappia se gli è arrivato o meno un'articolo che lui stesso ha ordinato?
Cazzo se è il tuo lavoro, assicurati di farlo per bene, e non venirmi a dire, quando io ti chiedo se hai un certo tipo di fumetto, che non lo sai e che devo controllare io, perchè anche quando sistemi le uscite giornaliere, settimanali e mensili non lo fai con un criterio. Che palle stai lì tutto il giorno, almeno assicurati di vendere quanti più giornali possibili, e di essere sicuro se hai o meno un certo articolo.

Scusate piccolo sfogo personale su questa figura mitologica, metà rompi e metà coglione (non è riferita neanche a tutti i giornalai, ma a quella, spero, piccola categoria che fà il suo lavoro con le palle in mano).

Letto e divorato, non ho potuto valutarlo per bene, voglio rifarci un'altra lettua, in ogni caso mi piace come si sono evolute le cose in DM e gli scenari che si possono sviluppare sono plurimi, quindi non provo neanche ad azzardare cosa avverrà nell'ultimo numero.

Un pò di svago ci voleva!


Ho vissuto un'odissea per poter avere questo giocattolino qui sopra!
Dopo aver girato almeno 4 ipermercati,
tuttomercati, supermegafantasticamentegrandisuperaccessoriatimercati, mi sono reso conto di varie cose.
1 i cartelli pubblicitari con
Panariello a grandezza naturale sono messi a testa di cazzo, entrando appena vedevo la faccia di Panariello, con il telecomando in mano, correvo verso di lui per poter prendere la wii, ma mi accorgevo che non c'era niente della wii, ma a parte ciò, non c'era nemmeno una qualsiasi altra console.
2 hanno poche
wii, o forse vengono riforniti troppo poco. Ogni volta che domandavo, a qualche povero cristiano che si trovava li a lavorare, come mai non ci fossero wii, la loro risposta era:
a Natale le abbiamo finite tutte.
Ora mi chiedo io, quando ho comprato la
wii era il 16 gennaio di quest'anno, ora se i conti non li faccio male, dal 25 sino al 16 gennaio sono passati quanti? 22 giorni, ora mi volete far credere che in 22 giorni non hanno avuto un cazzo di rifornimento? Io non sono esperto del settore, e soprattutto non mi intendo di quante volte vengono riforniti i negozi. Ma di una cosa sono sicuro, se a Natale sono state vendute tutte le wii, vuol dire che il prodotto è andato bene, quindi mi assicurerei di avere al più presto un altro rifornimento di wii.
Fortunatamente in un ipermercato abbiamo trovato un negozio di videogiochi e console, quindi vivendo di queste cose si sono premuniti di un bel po' di console, fortunatamente!
Detto questo posso dire le mie prime impressioni sulla
wii.
Posso dire che subito dopo averla montata ho giocato a
wiisport. Ci si diverte subito, soprattutto (ed è proprio questo il suo punto forte) in compagnia, ma devo dire che anche da soli ci si passano bei momenti senza accorgersene. Oltretutto si fa anche un po' di movimento fisico, il che non è male. Anche se ogni tanto ci si deve prendere una pausa, perché ci si può trovare il gomito del tennista, il polso di quelli che giocano al bowling, la vista che fa male dei giocatori di console più accaniti e non immagino quanti altri problemi. Quindi giocando con amici ci si diverte, si fa un turno per ciascuno, quindi non ci si stanca e non ci si fa male eccessivamente! eheh
In ogni caso la consiglierei? Certo, è un bel prodotto, e fa divertire tutti.

venerdì 16 gennaio 2009

Giustizia è fatta


Digione 1951, un gruppo di preti si accanisce sull'effige di Babbo natale sul sagrato della chiesa, sotto lo sguardo innocente dei bambini. La cronaca si accanisce sull'accaduto. La chiesa da parte sua indica la figura di Babbo natale, figura pagana, come oggetto fuorviante del vero oggetto di attenzione del Natale, la nascita del Cristo. Il giorno seguente Babbo natale risorge nella piazza dinanzi il municipio. Si cominciano ad invertire le parti, in cui la chiesa si schiera dalla parte della razionalità, indicando Babbo natale come figura inesistente, mentre invece gli anticlericali si schierano dalla parte di Babbo natale, indicandolo come figura innocente dei ricordi infantili.
Da questo evento l'antropologo Lévi-Strauss comincia la sua indagine sulla figura ambigua che è Babbo natale.
Lévi-Strauss utilizza 2 metodi di indagine, una sincrotica, l'altra diacronica.
Cominciamo con quella sincrotica.
L'anno è il 1951, 6 anni dalla fine della guerra, l'America vincitrice della guerra si impone con prepotenza nel mondo, creando dei cambiamenti mondiali, è da questo paese che arriva la nuova concezione del natale, e soprattuto la figura di Babbo natale.
Come mai la comunità cristiana francese, e dietro di loro anche i protestanti, si accaniscono contro la figura di Babbo natale? Oltre Babbo natale nella festa del natale vi sono molti altri elementi pagani. Andiamo ad analizzarli brevemente.
Il vischio, è una sopravvivenza druidica; l'albero di natale con le luci, deriva da più elementi quali, il ceppo di natale, il quale era un ceppo di albero enorme che una volta accesso ardeva tutta la notte, i ceri natalizi, i quali dovevano durare sempre tutta una notte. Quindi se sono presenti questi altri caratteri pagani nella festa, perché ci si accanisce contro Babbo natale? L'autore del libro ci informa per prima cosa di chi è Babbo natale.
Babbo natale è vestito di rosso, il colore dei re; lo stesso nome Babbo, e il suo aspetto anziano, barba bianca, ci rimandano a pensarlo come un nonno, quindi dispensatore di doni o di punizioni; La sua figura non è legata ne al mito ne alla leggenda; l'autore ce lo propone invece come figura di una divinità, poiché viene venerato, ma ciò che lo distingue da una vera divinità è il suo essere venerato da una sola fascia di persone, i bambini, difatti dal loro credere a non credere più in lui, segna il passaggio dalla sfera infantile, a quella adulta; quindi un rituale di passaggio. Lévi-Strauss ce lo confronta con il rituale di passaggio dei Katchina, Indiani americani. I Katchina una volta l'anno si travestono da divinità katchina, che per loro sono dei bambini Katchina morti affogati, in ciò si nota l'associazione tra i morti e i bambini, che in futuro approfondiremo. Una volta travestiti, facendo ben attenzione a non farsi riconoscere dai propri figli, entrano nel villaggio, cominciano a ballare, ed elargiscono doni e rimproveri. Il passaggio verrà segnato dal momento in cui i loro stessi figli conoscendo la verità su chi si nascondesse dietro le maschere, lo attueranno a loro volta verso i propri figli. In ciò ritroviamo moltissime assonanze con il nostro Natale.
Perché questa premura verso i figli, fino a portarli a mettere in scena tutto ciò? Nei rituali vi è uno scopo pratico, mantenere l'obbedienza. Babbo natale sarà tanto più generoso in quel singolo giorno, quanto più obbedienti e buoni saranno stati i bambini. E che in quel giorno loro hanno il diritto di pretendere che gli vengano fatti doni. Questo perché vi è una transizione del ruolo dei bambini, vengono identificati con i morti, tutto ciò nasce da un ragionamento complesso. Per ora prendete per buono questo ragionamento lineare:
I morti vengono messi sotto terra, così come vengono messi sotto terra i semi, i semi sono la nuova generazione, la vita che deve sbocciare. I morti rispetto ai vivi sono altro, così come sono altro i bambini rispetto agli adulti, non avendo ancora un ruolo in società, quindi i morti sono i bambini. Cosa che viene fuori anche dalla tradizione di dare il nome del nonno paterno al proprio figlio. Il dono per i bambini non è altro che un dono che si vuole fare ai morti, e che quindi viene fatto ai bambini poiché in loro viene visto il morto. In tutto questo io aggiungerei che i bambini essendo associati ai semi, quindi agricoltura, il loro dispensatore di regali, Babbo natale, ha dalla sua una confluenza di più soggetti, e può essere associato ad una divinità agricola, che dispensa cibo e luce ai bambini.

Il fatto dei bambini del dover esigere regali in un giorno preciso dell'anno, nasce da un patto fatto tra i vivi e i morti, in cui i morti si vietano il ritorno, e i vivi per assicurarsi ciò si premurano di fargli doni annuali, doni di luce e cibo.

Lévi-Strauss a questo punto se non erro conclude l'analisi sincrotica, non posso controllare perché non ho il libro in questo momento però credo di aver detto tutto, spero di aver dato una spiegazione chiara. Ad ogni modo forse un giorno approfondirò anche l'analisi diacronica.

giovedì 15 gennaio 2009

Natale

Ho deciso che appena posso cerco di spiegare il libro di Babbo natale giustiziato, per quello che l'ho capito, però devo avere tepo e voglia. Per quanto ora abbia voglia, non ho tempo, mettendomici ora dovrei ripetere i concetti mentalmente, e soprattuto perdere tanto tempo.

mercoledì 14 gennaio 2009

Riassunto

Ho passato l'inferno per questi 2 esami.
Antropologia culturale
con i seguenti testi:

Razza e storia/Razza e cultura Lévi-Strauss Claude
Libro che consiglierei un po' a tutti, anche se non è una lettura facile per gli studi, specie razza e cultura.
In ogni caso i temi toccati dall'antropologo, da come si capisce dal titolo, è il rapporto della razza nei confronti della storia e della cultura. I problemi del razzismo, la nascita del perché del razzismo, e tutti i suoi derivati.
Storia dell'antropologia Ugo Fabbietti
Ecco questo non lo consiglierei manco morto. Cioè è un libro consigliato per chi studia antropologia, quindi in caso contrario non abbiate manie suicide non avvicinatevi per nulla al mondo a questo libro.
In ogni caso c'è una spiegazione del periodo storico in cui nasce l'antropologia, 1799 (data simbolica) sino agli ultimi esponenti dell'età moderna. Se non erro l'ultimo studiato dovrebbe essere Marc Augè.Sempre Lévi-strauss
Lo consiglieri a chi interessa l'esotico. Questo libro è un diario di viaggio scritto a 15 anni di distanza dall'autore di razza e storia razza e cultura. In questo libro vi è la malinconia dell'antropologo. Il periodo in cui avvengono i fatti scritti nel libro avvengono attorno alla seconda guerra mondiale in Brasile. Lévi-strauss oltre a raccontare le sue avventure, con una certa malinconia, approfondisce lo studio di 4 civiltà indiane "primitive"( e prendiamo il termine primitivo con le pinze eh!) e cioè i caduveo, bororo, nabikawara e i tupi kawahib.

E con questo libro abbiamo concluso l'esame di Antropologia culturale, fortunatamente l'ho passato!

Mentre invece per l'esame di Antropologia dei simboli, che tra l'altro è anche il campo in cui mi piacerebbe specializzarmi.
Quindi dicevamo per Antropologia dei simboli ho dovuto studiare questi testi:

Razza e storia/razza e cultura
Come sopra, è lo stesso testo.

Babbo natale giustiziato Sempre Lévi-strauss
Ad essere sinceri questo è il libro che mi è piaciuto di più, e non solo perché il più piccolo eheh.
L'autore di tristi tropici ci propone il mito di Babbo natale partendo da una notizia di giornale del 1951, in cui un gruppo di preti, davanti il sagrato della cattedrale di Digione, bruciano l'effige di Babbo natale sotto lo sguardo di bambini. Devo dire che questo libro piccolissimo è ricco di notizie, inoltre è l'unico libro, avuto per ora, in cui la prefazione è più grande del libro stesso, ed anche più difficile da comprendere.
In ogni caso lo consiglierei a tutti, è un libro piacevole. Il libro lo si finisce in un niente, il che non è male. Rivela i tratti pagani in un culto come è quello di Babbo natale.Lévi-strauss fuori di indovinate di chi è? se la risposta è Lévi-strauss sbagliato è del mio prof. di antropologia dei simboli, Marino Niola

Attraverso la raccolta di vari saggi scritti da autori diversi, in cui il punto di unione è il racconto dell'autore di razza e storia, della sua "corrente di pensiero" definita strutturalismo, delle critiche da lui ricevute e delle smentite a queste critiche. Il titolo è esternazione dell'influenza esercitata da Lévi-strauss non solo in campo antropologico, ma in tutti i campi possibili e inimmaginabili, come sociologia, psicologia, lettere, musica, arte, musica etc etc. Vi assicuro che l'elenco è ancora lungo. In ogni caso a parere mio, per la conoscenza che ho acquisito attraverso lo studio di questo autore, è venuta fuori una figura di un uomo quasi sacro, un santo antropologico lo chiamerei. A ricevuto critiche su tutti i fronti, ma in ogni caso il suo pensiero ha influenzato la società. L'unica critica che io gli farei, per quanto si possa definire critica un mio parere. Credo che Lévi-strauss in alcuni libri, e mi riferisco in particolar modo a Razza e storia/razze e cultura usi un linguaggio troppo complesso, per intendere in ogni caso concetti che si sarebbero potuti esprimere in modi più semplicistici, senza in ogni caso desacralizzare il suo pensiero. Mi riferisco in particolare a razza e storia/razza e cultura poiché, essendo libri contro il razzismo commissionati a lui dall'UNESCO, sarebbero dovuti essere libri per sensibilizzare le persone, e un linguaggio come quello che vi è in quei 2 libri, sono molto ostici per molte persone, vanno letti e riletti per comprenderne appieno il significato. E non sono libri per la persona comune. Non intendendo dire che io sia più intelligente di queste persone, tanto è vero che tutt'ora il significato di alcuni concetti mi è ancora ostico, ma lasciando intendere che la persona comune, volendo approfondire la propria cultura in merito alle razze, si troverà immerso improvvisamente in concetti, in molti casi lineari, scritti in maniera elegantissima, ma che non ti danno completamente il loro senso alla prima lettura. E invece per i temi trattati credo che il concetto dovrebbe saltarci alla prima lettura nella sua totalità.
In ogni caso questo è il pensiero di un Sig. Nessuno, che è per la spiegazione "papale papale", quella comprensibile dalla stragrande maggioranza.

Io credo che per stasera ho concluso, domani mi immergerò in un nuovo esame per il 16, in ogni caso sarà un'esame prova, quindi non ci spero molto.
Alla prox

Evvaiiiii!


Ho fatto i 2 esami di cui ho postato i libri qualche periodo fà, credo che stasera, se mi verrà in mente qualcosa, scriverò un nuovo post, giusto per festeggiare!

lunedì 12 gennaio 2009

Si scenderà mai?


Diciamo che la prima tappa è andata ma riusciremo a vederne la fine? bah chi lo sà

lunedì 5 gennaio 2009

Ne ho una vagonata

Storia dell'antropologia

Babbo natale giustiziato
Tristi tropici
Lévi-Strauss fuori di sé
Razza e storia - Razza e cultura



E ne avrei ancora molti, si lo sò a voi non fotte un cazzo di sapere quanti libri leggo, e io non sono qui per farmi bello e far vedere cosa studio, in ogni caso è solo una scusante per il mio assenteismo. In ogni caso, successivamente alla lettura di questi libri ci saranno nuove idee nella mia testolina, che poi andrò a illustrare in queste pagine.

giovedì 1 gennaio 2009

Congratulazioni


Congratulazioni, abbiamo visto un nuovo anno, e abbiamo visto un nuovo anno andarsene, almeno dai nostri calendari, prima che useremo abitualmente l'espressione "siamo nel 2009" passeranno almeno 2 mesi per molte persone. Quindi 2009 ci vediamo tra 2 mesi io e te!