lunedì 27 aprile 2009

Sono ventenne!


Oramai stò invecchiando.
Sono ventenne anch'io.
Posso dire però di non potermi mai lamentare con i regali.
Sono stati vari i regali, ma per non fare tortto a nessuno elenco solo quelli fumettistici, perchè oltretutto sono fortunato che capiti di 25 aprile, quando cioè si fà sempre il comicon. Quindi riesco sempre ad avere qualcosa del mondo dei fumetti!
Regalo della mia ragazza :

E tra poco dovrò riuscire a mettere le mani su questo,da parte dei miei genitori:


P.S.
Ah il mio caro amico Alessandro Torino mi ha fatto un grande regalo:
Stampato su carta fotografica 50*70 non è stupendo? eheh

venerdì 24 aprile 2009

Satanâs Sátanas Śāṭān



Sapete perché la gente sempre più si rivolge al diavolo piuttosto che a Dio?
Mi sono posto questa domanda e beh quello che ne è uscito fuori è piuttosto ovvio,secondo me.
Il diavolo è facilmente accessibile, lo chiami si presenta di persona, nella maggior parte delle volte, diciamo che è molto serio nei suoi affari, fa tanto di regolare contratto firmato e certificato. Non ha bisogno di preghiere, nessun tributo, gli basta che tu faccia quello che vuoi, e se pecchi meglio ancora!
Di solito si dice che il diavolo sia tentatore e infingardo, e che sopratutto non mantiene le promesse che fa! Nulla di più sbagliato, al massimo è lui quello ad essere imbrogliato, ogni volta che qualcuno stipula un contratto con lui, dopo cerca sempre il modo per poterne uscire fuori, con qualche scappatoia. Lui ciò che promette fa niente di più niente di meno. Tenta ma siamo noi a cedere alle sue tentazioni, in fondo è il suo lavoro no? Non ci verrebbe mai in mente di dire ad un lupo che si comporta in modo ingiusto verso la pecora che ha mangiato, perché dovremmo? E' la sua natura no?
Al contrario Dio deve essere pregato, non si presenta mai di persona, al massimo ti manda un angelo. Anche il diavolo è un'angelo verissimo, ma voi volete mettere un'angelo qualsiasi è il diavolo? Il diavolo ha una sua azienda, un suo mondo, e milioni di persone al suo servizio. Diciamo che si è fatta una bella società, e poi sopratutto non mancano mai avvocati!
Una delle ultime cose che in questo momento che mi vengono in mente è una delle più semplici.
Io parto da questa teoria: si ha paura di ciò che non si conosce.
Semplicissimo e risaputa come cosa. Il diavolo lo conosciamo, sappiamo che forma ha, sappiamo come si comporta e cosa vuole. Di Dio invece non sappiamo molto, non sappiamo come nasce, perché è sempre esistito, non sappiamo che forma abbia, perché non dovrebbe avere forma e in fundis sappiamo che quelle poche volte che si è fatto sentire si è sempre arrabbiato come una bestia, prendete Adamo ed Eva, oppure Noè o anche tanti altri episodi.
Beh queste sono alcune delle tante cose, credo.

Continuo a leggere!



Mi sto dedicando a 2 letture, ho in mente una grande cosa, o forse non credo neanche io che sia così grande questa cosa. Scrivere ciò che penso molte volte elimina la maggior parte dei concetti, la stessa essenza del pensiero, eppure non posso fare a meno di scriverne alcune. Forse per ego personale. Ma in fondo secondo una mia visione della vita, tutto è ego. Viviamo per riempire di ego noi stessi. Tutto ciò che facciamo di bello o di brutto è solamente per avere attenzione da parte delle persone. In fondo chi è così bravo da far parlare di , anche dopo la propria morte, è riuscito nello scopo principale della nostra vita.
Ecco come al solito mi dilungo in discorsi che non avevo in mente di scrivere, (o forse volevo scriverli?) mi sto ponendo tante domande, ed è un bene, ma riesco a darmi pochissime risposte, il che mi rende felice, perché vuol dire che per ancora molto tempo avrò di che pensare!

martedì 14 aprile 2009

Strange case

Ieri ho letto: Lo strano caso del Dr. Jekill e Mr Hide.
Come avrebbe potuto non piacermi? Proprio in questo libro che c'è la scissione della persona; la dualità dell'anima; Personalità multipla all'ennesima potenza mi verrebbe da dire quasi.
In ogni caso è un libro pubblicato nel 1886, e devo dire che a me lo stile di scrittura di quei tempi, il modo di raccontare e narrare i fatti di quel periodo non solo piace, ma mi intriga assai.
Vorrei fare un vero è proprio post su questo libro, ma in questo momento non mi va proprio e sono stanco. Leggetelo serve tantissimo!

venerdì 10 aprile 2009

Finalmente!


Il mio caro amico Alessandro, dopo quasi 2 anni, ha trovato il tempo finalmente di finirmi un disegno fatto apposta per me! Ora posso finalmente gongolarmi!
Questo è il suo blog fateci un salto che ne vale la pena!
Alessandro Torino Blog

domenica 5 aprile 2009

Sono proprio preso da questa cosa qui!


Ma quanto mi stò divertendo con Mario Kart? Un'infinità, e non è un bene poichè devo studiare eheh.
In ogni caso viva mario!!
Daniele Proietti
Da questo blog qui sopra, ho preso la guida per poter sbloccare tutto il gioco. Ora la posto qui la guida, può sempre servire, se non a voi almeno a me!
Circuiti e trofei
Trofeo Stella - Vincere i trofei Fungo e Fiore
Trofeo Foglia – Vincere i trofei Guscio e Banana.
Trofeo Fulmine – Vincere il trofeo Foglia.
Trofeo Speciale – Vincere il trofeo Stella.
Modalità Specchio – Vincere tutti i trofei nella classe 150cc.

Personaggi
King Boo – Vincere il trofeo Stella nella classe 50cc.
Diddy Kong – Vincere il trofeo Fulmine nella classe 50 cc.
Baby Daisy – Guadagnare almeno una stella di rank in tutti i trofei nella classe 50cc.
Dry Bones – Vincere il trofeo Foglia nella classe 100cc.
Mii – Vincere il trofeo Speciale nella classe 100cc.
Bowser Jr. – Ottenere almeno una stella di rank in tutti i trofei Retro Grand Prix nella classe 100cc.
Daisy – Vincere il trofeo Speciale nella classe 150cc.
Dry Bowser – Ottenere almeno una stella di rank in tutti i trofei Wii Grand Prix nella classe 150cc.
Birdo – Correre in 16 circuiti diversi nella modalità Time Trial.
Toadette – Correre in tutti i 32 circuiti nella modalità Time Trial.
Funky Kong – Sbloccare 4 Ghost Data nella modalità Time Trial.
Baby Luigi – Sbloccare 8 Ghost Data nella modalità Time Trial.
Rosalina – Avere il salvataggio di Super Mario Galaxy e vincere il trofeo Fungo.

Veicoli e altro
Piranha Prowler (Kart grande) – Vincere il trofeo Speciale nella classe 50cc.
Turbo Blooper (Kart medio) – Vincere il trofeo Foglia nella classe 50cc.
Cheep Charger (Kart piccolo) – Ottenere almeno una stella di rank in tutti i trofei Retro Grand Prix nella classe 50cc.
Rapide (Moto media) – Vincere il trofeo Fulmine nella classe 100 cc.
Twinkle Star (Moto grande) – Vincere il trofeo Stella nella classe 100cc.
Nitrocycle (Moto media) – Ottenere almeno una stella di rank in tutti i trofei Wii Grand Prix nella classe 100cc.
Royal Racer (Kart medio) – Vincere il trofeo Foglia nella classe 150cc.
Quacker (Moto piccola) – Vincere il trofeo Stella nella classe 150cc.
Dragonetti (Kart grande) – Vincere il trofeo Fulmine nella classe 150 cc.
Dolphin Dasher (Moto media) – Vincere il trofeo Stella nella Modalità Specchio.
Phantom (Moto grande) – Vincere il trofeo Speciale nella Modalità Specchio.
Bubble Bike (Moto piccola) – Vincere il trofeo Foglia nella Modalità Specchio.
Blue Falcon (Kart piccolo) – Vincere il trofeo Fulmine nella Modalità Specchio.
Rally Romper (Kart piccolo) – Sbloccare 1 Ghost Data nella modalità Time Trial.
Aereo Gilder (Kart grande) – Ottenere almeno una stella di rank in tutti i trofei Retro Cups nella classe 150cc.
Torpedo (Moto grande) – Sbloccare 12 Ghost Data nella modalità Time Trial.
Magikruiser (Moto piccola) – Correre in 8 diverse competizioni nella modalità Time Trial.

sabato 4 aprile 2009

Io lo sò perché lo sà.......

Di Chuck Palahniuk.
  • La prima regola del Fight Club è che non si parla del Fight Club.
  • La seconda regola del Fight Club è che non si parla del Fight Club.
  • La terza regola del Fight Club è due uomini per combattimento.
  • La quarta regola è un combattimento alla volta.
  • La quinta regola: si continua finché uno dei due non dice basta.
  • Sesta: niente camicia e scarpe.
  • Settima regola: i combattimenti durano per tutto il tempo necessario.
  • Ottava e ultima regola: se è la vostra prima sera al Fight Club dovete combattere.
Voglio iniziare proprio con le regole del fight club. Sarà scontato, ma quanto sono fighe queste regole?
Ho divorato questo libro. E' scritto in maniera che leggendolo, si riesce a entrare nella testa del protagonista, testa fatta di pensieri sconnessi, pensieri che si accavallano, momenti diversi.
Libro, come già scritto in prefazione, colpisce per la mancanza di dati del protagonista, non c'è razza, nessuna descrizione fisica, niente di niente; lo stesso nome reale del protagonista ci è recluso. In fondo per i fini del romanzo ciò non è importante.
E' un libro violento, ma non per gli scontri, non per le azioni che compiono, ma bensì violento per il tema trattato, la rappresentazione di una parte di civiltà che non partecipa alla storia, non partecipa alle grandi rivoluzioni messe in atto dalla società. Quasi una trasposizione del pensiero di Benedetto Croce del popolo che non fa parte della storia perché non vi partecipa.
"Noi siamo i figli di mezzo della storia, cresciuti dalla televisione a credere che un giorno saremo milionari e divi del cinema e rockstar, ma non andrà così. E stiamo or ora cominciando a capire questo fatto."
Non solo se ne accorgono ma gli girano anche i coglioni di questa cosa, e faranno in modo di far capire il loro ruolo nella società.
Il popolo, (credo si addice meglio il termine popolino), la classe subalterna, l'uomo qualunque, il padre di famiglia che fa il cameriere, il ragioniere senza sbocchi futuri entrano a far parte del club; un po' per gioco, un po' per curiosità, ma sopratutto per sfogarsi, per poter combattere contro qualcosa che non possono abbattere realmente.
Si radica l'idea della futura società, che era già la società d'allora, una società fatta di consumismo, e che non sembra diminuire. Siamo quello che possediamo, e Chuck Palahniuk ci riesce come non mai a rendere questa idea. L'arredamento Ikea poi è l'apoteosi.
"Le cose che una volta possedevi, ora possiedono te."
"La pubblicità ci mette nell'invidiabile posizione di desiderare auto e vestiti, ma soprattutto possiamo ammazzarci in lavori che odiamo per poterci comprare idiozie che non ci servono affatto…"
Frase semplice e lineare non mi è nuova, subito mi ha portato alla mente un'altra frase letta:
"Non combattere contro i mostri o diventerai tu stesso un mostro. E se guardi a lungo nell'abisso, anche l'abisso guarderà dentro di te" (Friedrich Nietzseche)
Potrà non esserci nessun legame tra le 2 frasi, tra i 2 pensieri, eppure il mio cervello ha collegato automaticamente questi 2 pensieri.
Si parla della società, di una società senza Dio, o meglio di un Dio che volta lo sguardo dalla parte opposta a dove si trovano loro.
"Se sei maschio e sei cristiano e vivi in America, tuo padre è il modello di Dio. E se non hai mai conosciuto tuo padre, se tuo padre prende il largo o muore o non è mai in casa, che idea ti fai di Dio? [...].
Brucia il Louvre e pulisciti il culo con la Gioconda. Almeno così Dio saprà come ci chiamiamo."

Ci mette davanti la scelta di essere i peggiori nemici di Dio e fare in modo che si ricordi di noi, oppure essere degli sconosciuti per lui e non avere nessun peso.
In fondo:
"Se il figliol prodigo non avesse mai lasciato casa sua, il vitello grasso sarebbe ancora vivo."
O meglio ancora Tyler ci mette nella condizione di essere il diavolo per avere peso nella società, per essere qualcuno agli occhi di Dio.
Perché in fondo:
"Io sono il sottoprodotto tossico della creazione di Dio."
E bisogna farsi sentire, per dimostrare di esserci stati, bisogna essere quello stronzo che allo scaricare il cesso non scende ma rimane a galla e ci si accorge di lui.
"Quello che dice Tyler dell'essere una merda e gli schiavi della storia, così mi sentivo. Avevo voglia di distruggere tutte le cose belle che non avrei mai avuto. Bruciare le foreste dell'Amazzonia. Pompare clorofluoroidrocarburi in cielo a mangiarsi l'ozono. Aprire le valvole nei serbatoi delle superpetroliere e svitare i tappi sulle piattaforme petrolifere. Volevo uccidere tutti i pesci che non potevo permettermi di comprare e annerire le spiagge della Costa Azzurra che non avrei mai visto. Volevo che il mondo intero toccasse il fondo."
Bisogna attrarre l'attenzione in tutti i modi, giusti o sbagliati:
"Per questo amo tanto i gruppi di sostegno, se la gente pensa che stai morendo, ti presta tutta la sua attenzione. Se questa può essere l'ultima volta che ti vedono, ti vedono davvero. Tutto il resto finisce fuori della finestra, il conto in rosso e le canzoni alla radio e i capelli in disordine. Hai la loro piena attenzione. La gente ti ascolta invece di aspettare il suo turno per parlare."
Ma l'attenzione delle persone non gli bastava più, crea il fight club, ma ad un certo punto anche quello diventa una cosa monotona, una fine d'attenzione e ha il via il Progetto Caos.
Progetto che mina alle fondamenta della società, vuole abbattere i muri del commercio, vuole fare in modo che si possa cacciare tra i grattacieli, niente più deve avere valore, solo l'uomo.
Tutto questo e molto altro ancora ci sarebbe da dire su questo libro.
Libro fatto di insonnia, di avvenimenti in uno stato di inconsapevolezza, della dualità di ognuno di noi, del cacciare le palle di fare qualcosa che non si voglia fare per timore, ma si fa per necessità.
Io lo so perché lo sa Tyler.